II Conferenza internazionale sulle Bibliografie nazionali. Copenhagen. 25-27 novembre 1998

(Isa de Pinedo - ICCU, Paola Gibbin - Biblioteca nazionale centrale di Firenze)

La Conferenza, sponsorizzata dall’IFLA in cooperazione con tre istituti danesi, la Royal Library, il Danish Library Center, società a responsabilità limitata incaricata della produzione della Bibliografia Nazionale Danese, e la Royal School of Library and Information Science, si è svolta dal 25 al 27 novembre 1998 a Copenhagen.

Scopo della Conferenza, alla quale hanno partecipato 117 rappresentanti a livello mondiale, è stato quello di rivedere ed aggiornare le raccomandazioni UNESCO del 1977 sulle Bibliografie Nazionali, per quanto attiene il deposito legale, la selezione del materiale, la copertura, il contenuto, l’inclusione di nuovi materiali, i criteri di cooperazione ecc.

I temi previsti per le giornate di lavoro, affrontati ed elaborati da esperti del settore e fatti circolare prima della Conferenza, hanno affrontato argomenti quali: i servizi bibliografici nazionali nel XXI° secolo, l’evoluzione del concetto di copertura, gli standard da applicare per il controllo bibliografico internazionale, la distribuzione, lo scambio e il riutilizzo, in contesti diversi da quello di origine, dei record prodotti, il deposito legale. I vari problemi sono stati approfonditi e discussi, nelle due prime giornate, in gruppi di lavoro costituitisi su tematiche specifiche. In tali gruppi si sono elaborati i principi generali che sono alla base delle raccomandazioni contenute nel documento finale prodotto dalla Conferenza.

La situazione generale, abbastanza critica anche in altri paesi, europei e non, per quanto riguarda il contenimento dei costi, la copertura della produzione nazionale, l’inserimento ed il trattamento progressivi di nuovi materiali, viene affrontata e risolta, in alcune situazioni, con apporti cooperativi sia nel settore pubblico sia in quello privato, come ad esempio in Danimarca, dove la produzione della bibliografia nazionale è affidata a contratto ad una istituzione privata, pur con i necessari controlli e sotto il coordinamento del Ministero responsabile. I costi sono elevati per molti paesi. Ad esempio, la creazione di un record bibliografico, originario e non derivato, da parte della Library of Congress è stata valutata nell’ordine di $100.

E’ stato particolarmente interessante per quanto riguarda le modalità di cooperazione attuate nella produzione della British National Bibliography il fatto che la British Library, che si avvale per la produzione della BNB della cooperazione di altre 5 biblioteche, registri nella BNB record bibliografici, prodotti nel contesto cooperativo, pur non possedendo il documento originale. E’ stato infatti più volte sottolineato nel corso dei lavori, che non vi sono legami tra quello che la British Library acquisisce per deposito legale e quello che la BNB registra. Ciò implica, ovviamente, da un lato l’applicazione di criteri di selezione e, dall’altro, l’accoglimento di descrizioni che, nel rispetto degli standard descrittivi richiesti e pur sempre sotto il coordinamento ed il controllo della BL, possono riferirsi anche a materiale non ancora pervenuto o comunque da questa non posseduto. Per quanto riguarda la Bibliografia Nazionale Italiana si sono fornite le necessarie rettifiche, riguardanti sia il deposito legale sia la copertura, i costi, le modalità di produzione e la tipicità della cooperazione a livello nazionale nel contesto SBN.

I problemi specifici che maggiormente impattano sulla produzione delle bibliografie nazionali, e le modalità di approccio elaborate nelle raccomandazioni, riguardano:

  • il numero crescente delle pubblicazioni a stampa, il cui contenimento non viene minimamente influenzato neppure dall’esplosione di prodotti disponibili in rete; si rende perciò indispensabile per le biblioteche nazionali, al fine di garantire totalità di copertura, tempestività e contenimento dei costi, una condivisione degli oneri di documentazione con altre istituzioni nel paese;
  • la differenza che persiste nei vari paesi, tra il totale delle pubblicazioni pubblicate e quelle documentate dalle singole bibliografie nazionali. Ne deriva pertanto la necessità di elaborare criteri flessibili che pur non negando la necessità della selezione, e ciò si applica anche a prodotti elettronici, si adeguino ad esigenze differenziate nel tempo e a contesti culturali e storici diversi. L’obiettivo è quello di ridurre per quanto possibile la selezione e di tenere comunque conto di minoranze etniche, linguistiche o altre nel paese;
  • i criteri alla base del deposito legale e della successiva inevitabile selezione/esclusione/inclusione del materiale pubblicato; sarà necessario rivedere tali criteri alla luce delle raccomandazioni emerse, sia per quanto riguarda l’esclusione sia per quanto riguarda l’inclusione di nuovi materiali nelle bibliografie nazionali;
  • la opportuna riduzione, per alcuni paesi, del numero delle copie da depositare;
  • la necessità di condividere e gestire il deposito con altre istituzioni nel paese;
  • la necessità, per quanto riguarda i documenti elettronici, di definire cosa si intenda per documento in linea, rispetto ad un documento elettronico con forma fisica definita; come si possa configurare il deposito di tali documenti e se questo deposito debba considerarsi anche e necessariamente come uno strumento di accesso oltre che di documentazione, per il presente e il futuro. Ci si è chiesti quale parte della rete necessiti della catalogazione tradizionale e in cosa dovrà consistere il valore aggiunto che costituisca l’apporto vivificante da parte delle biblioteche la cui presenza è attualmente di secondaria importanza nelle attività connesse con la documentazione dei documenti disponibili in rete.

Si è inoltre sottolineato il fatto che i produttori dovranno essere incoraggiati ad usare forme standard di descrizione per i metadata. Si è convenuto che il Dublin Core costituirà lo standard di descrizione dei documenti in linea (i cui 15 elementi, come si evidenzia nel progetto BIBLINK, sono diventati 18) e che il Digital Object Identifier costituirà il nuovo identificativo per le risorse elettroniche. A questo proposito è interessante sottolineare che gli ultimi sviluppi elaborativi prevedono la definizione di modelli descrittivi integrati per metadati. Tali modelli dovranno non soltanto consentire un accesso adeguato per questo tipo di materiale, ma nel concetto di economicità della descrizione, dovranno allo stesso tempo garantire il rispetto delle esigenze connesse con la tutela dei diritti di copyright che, per questi tipi di materiali, sono quanto mai intricati. Qualsiasi formato che si proponga quindi come standard dovrà nel futuro evolvere su queste linee, dirette a soddisfare esigenze dell’utenza che sono inscindibilmente legate all’uso dei diritti connessi al prodotto utilizzato, e che pertanto necessitano dei dati e delle informazioni relative, forniti in formato standard ed in un unico contesto.

Si dovranno rivedere le leggi sul deposito legale al fine di includere tra i materiali previsti anche le informazioni in rete.

Sono stati illustrati i "Dati minimi richiesti per un record base di bibliografia nazionale" definiti dall’IFLA per tutti i formati identificati.

E’ stata a più riprese ribadita, nell’intervento del responsabile della British National Bibliography, da un lato l’impossibilità a raccogliere e registrare con completezza la produzione documentaria di un paese e dall’altro la necessità che documenti in formato digitale entrino a far parte delle raccolte e di conseguenza ci si attivi non soltanto per una loro adeguata conservazione ma per garantirne altresì l’accesso all’utenza. Nell’intervento e nella discussione a seguire è stata più volte sottolineata l’irrinunciabilità a condividere tali attività, con altre istituzioni nel paese, pur conservando all’agenzia il compito e la funzione di coordinamento. E’ stato in questa occasione che si è ripetuto che non vi sono legami tra quello che la British Library acquisisce per deposito legale e quello che la BNB registra. Nell’intervento si è infatti sostenuto che, qualora fattibile per tipo di organizzazione nel paese, i dati vanno comunque importati al fine del contenimento dei costi, della tempestività e di una migliore copertura.

E’ stata illustrata la particolarità del sistema danese in cui la produzione della bibliografia nazionale è demandata per contratto ad una società a responsabilità limitata, posseduta da enti pubblici. Il coordinamento e la proprietà dei record rimane di competenza del Ministero per gli Affari Culturali. Il contratto può essere rescisso con un preavviso non inferiore ai 5 anni a garanzia della continuità del prodotto.

In tutti gli interventi si è riconosciuta la necessità di una attiva cooperazione con il settore dell'editoria. Proprio in conto di tale unanimità di propositi al riguardo si è rilevato da parte dei partecipanti che sarebbe stato oltremodo utile invitare alla Conferenza una rappresentanza di tale settore.

I gruppi di lavoro, costituitisi su temi ritenuti di particolare interesse per gli scopi della Conferenza, hanno discusso dei problemi prioritari di seguito riportati:

  • quale debba essere il livello di coinvolgimento di enti, diversi da una biblioteca nazionale, nella produzione della bibliografia nazionale di un paese;
  • se il ruolo della bibliografia nazionale sia stato superato da Internet;
  • quale debba essere il futuro degli standard nell’era di Internet;
  • se le agenzie bibliografiche nazionali possano permettersi di documentare tutto ciò che viene pubblicato nel paese;
  • quale sarà il futuro del deposito legale;
  • quale sarà il futuro della bibliografia nazionale a stampa.

Nel contesto dei singoli gruppi e attraverso le esperienze e la casistica portate dai vari partecipanti, la discussione sul tema prescelto è stata particolarmente ricca ed articolata. Si è così soddisfatto lo scopo ultimo che era quello di elaborare una serie di indicazioni sul tema affrontato, a supporto delle raccomandazioni della Conferenza.

Per quanto riguarda in particolare le risultanze emerse nel corso dei lavori nel gruppo su quale debba essere il livello di coinvolgimento di enti, diversi da una biblioteca nazionale, nella produzione della bibliografia nazionale di un paese, all’unanimità si è ritenuto indispensabile il fatto che le biblioteche nazionali e le agenzie bibliografiche nazionali debbano, per quanto attiene la produzione dei record, fattivamente cooperare con altri tipi di organismi ed agenzie nel paese (intendendo per tali editori, cataloghi collettivi nazionali ecc.). Altrettanto unanimi si è stati sul fatto che le medesime agenzie bibliografiche nazionali debbono conservare la responsabilità del coordinamento, della produzione ed aggiornamento degli standard per la catalogazione dei loro record, della formazione del personale utilizzato a tal fine.

Nel contesto di tale gruppo si sono chiariti la tipologia di cooperazione e la struttura di lavoro in SBN, sia per quanto riguarda la costituzione del catalogo in linea sia per quanto riguarda la distinta produzione della BNI. Il tipo di organizzazione in SBN è stato particolarmente apprezzato ed è stato citato come modello da imitare. Consensi ed interessi per il sistema si sono avuti da più parti.

Per quanto riguarda invece le risultanze emerse nel corso dei lavori nel gruppo su quale sarà il futuro del deposito legale, è stato riaffermato il valore del deposito legale come mezzo per assicurare che il patrimonio culturale, intellettuale e di diversità linguistiche di un paese venga conservato e reso accessibile agli utenti presenti e futuri, nel tradizionale rispetto, da parte delle bibliografie nazionali, delle leggi sul copyright. Da ciò emerge la necessità di rivedere le attuali legislazioni in modo da definire con chiarezza gli obiettivi del deposito legale e da includere con adeguata terminologia non solo tipi di materiali già esistenti, attualmente esclusi, ma anche altri materiali che possano svilupparsi nel futuro.

Si allega alla presente relazione il testo originale delle Raccomandazioni scaturite dalla Conferenza e la loro traduzione in italiano.

The International Conference on National Bibliographic Services held in Copenhagen from 25-27 November 1998

Endorsing the concept of Universal Bibliographic Control (UBC) as a long-term programme for the development of a world-wide system for the control and exchange of bibliographic information,

Emphasising the need to strengthen national bibliographic control as a prerequisite for universal bibliographic control,

Recognising the importance of the national bibliography as a major instrument in ensuring a full record of the national published heritage and achieving effective bibliographic control,

Affirming that national libraries and national bibliographic agencies may work co-operatively with other agencies but that the overall responsibility for co-ordination and implementation of standards should rest with the national bibliographic agency,

Reaffirming the value of legal deposit as a means of ensuring that the cultural and intellectual heritage and linguistic diversity of the State is preserved and made accessible for current and future users,

Makes the following recommendations:

Legal Deposit

1. States should, as a matter of urgency, examine existing deposit legislation and consider its provisions in relation to present and future requirements; and, where necessary, existing legislation should be revised;

2. States currently without legal deposit legislation are urged to introduce it;

3. New deposit laws, or regulations pursuant to such laws, should state the objective of legal deposit; should ensure that the deposit of copies is relevant to achieving the goals stated above; should be comprehensive in terminology and wording to include existing types of materials with information content and others which may be developed; and should include measures for enforcement of the laws. Such legislation may take into account the possibility of sharing responsibility for deposit among more than one national institution;

Coverage of the National Bibliography

4. National bibliographies should include the current national output, and where practicable they should also provide retrospective coverage. When necessary, selection criteria should be defined and published by the national bibliographic agency;

5. The national bibliography should include records for materials in all the languages and/or scripts in which publications are produced within a state; and wherever possible these records should include the languages and/or scripts in which the publications originally appeared;

The presentation and timeliness of the National Bibliography

6. Given the availability of a variety of formats with which to distribute the national bibliography, national bibliographic services should use one or more as appropriate to meet the needs of their users, including users with special needs, and these formats should follow internationally-approved standards. At least one of the formats used to distribute the national bibliography should be capable of meeting archiving and preservation needs of the national bibliography and should be permanently accessible;

7. The national bibliography should list material as soon as possible after publication. Provision should be made for its effective distribution and it should appear in a regularly updated form to meet the needs of the users, thereby enabling them to acquire the material listed there without delay;

8. In each issue of each format produced, the national bibliography should include for identification purposes the following information: title of the bibliography; the period which the issue covers; place and name of publisher; date of publication; its international identification number; copyright information; cataloguing-in-publication entry, if available; details of availability and price;

9. In addition, the national bibliography should include an introduction and where applicable a user guide. If necessary, for example in the case of electronic publication, these may need to be published separately. The following details should be stated: the basis for the records, for example, records made from copies deposited in the national library in accordance with legal deposit stipulations; coverage, including exceptions; frequency; arrangement; bibliographic, classification and cataloguing tools used, including any local and national extensions; list of special terms used, with definitions and abbreviations; outline of classified arrangement (if used); outline of script conversion schemes (if used); description of filing system; systems requirements, if applicable;

10. The bibliographic records included in the national bibliography should be based on internationally recognised standards and be arranged in an appropriate manner and with access points which satisfy the needs of the users, in accordance with the characteristics of the format(s) used for distribution;

International Standards Used

11. The national bibliographic agency should undertake responsibility for preparing comprehensive bibliographic records of the national imprint (or co-ordinating their preparation), and should adopt national and international standards and principles for cataloguing, identification systems such as ISBN and ISSN, script conversion, authority control, classification schemes, metadata and permanent naming of digital objects;

12. National bibliographic agencies should adopt the components of the Basic Level Record recommended in the final report of the IFLA Study Group on the Functional Requirements for Bibliographic Records (Saur : Munich, 1998. UBCIM Publications New Series ; vol. 19);

13. The national bibliographic agency should take a lead in the updating and maintenance of national and international standards and principles and in developing all the bibliographic tools categorized under 11 above, including projects to develop and promote standards, guidelines and methods for authority control to facilitate the international exchange of authority data.

14. Urgent attention at national and international levels should be paid to ensuring compatibility, convertibility and accessibility among the bibliographic exchange formats of the library, information and publishing communities, taking care that all elements are identified and none lost in the conversion process;

15. National bibliographic agencies should encourage ongoing work in the harmonization of bibliographic standards established in respect of all forms of publications, beginning with serial publications;

Future Activities

16. IFLA should support revision of existing sets of guidelines to make provision for all new and future forms of publication;

17. IFLA should promote studies into issuing multinational bibliographies in areas where for any reason it is not feasible at present to publish national bibliographies and where there are geographical, linguistic or cultural links;

18. IFLA should encourage intergovernmental and international non-governmental organizations to record their publications in bibliographies (preferably their own), according to internationally agreed bibliographic standards;

19. Where needed, IFLA should assist national bibliographic agencies to develop their national bibliographic activities - for example: establishing pilot schemes to develop national bibliographies, establishing guidelines for producing national bibliographies, and organizing national, regional or international seminars and training workshops;

20. National bibliographic agencies should be proactive in promoting new bibliographic standards and new legal deposit legislation, including holding seminars and training courses in order to ensure that both professionals and end-users are familiar with the new practices;

21. National bibliographic agencies should regularly evaluate their success in fulfilling these recommendations;

22. Efforts should be made to ensure that national bibliographic agencies without electronic access are not penalized and can remain within the universal bibliographic network;

Conferenza internazionale sulle Bibliografie nazionali. Copenhagen 25-27 novembre 1998

Nel sottoscrivere il concetto di Controllo Bibliografico Universale (CBU) come programma a lungo termine per lo sviluppo di un sistema mondiale di controllo e scambio di informazioni bibliografiche,
nel sottolineare la necessità di rafforzare il controllo bibliografico nazionale come un prerequisito per il controllo bibliografico universale,
nel riconoscere l’importanza della bibliografia nazionale come strumento principale per garantire una registrazione completa del patrimonio nazionale pubblicato e per realizzare un controllo bibliografico efficace,
nel dichiarare che le biblioteche nazionali e le agenzie bibliografiche nazionali possono cooperare con altre agenzie ma che la responsabilità generale del coordinamento e della applicazione degli standard dovrà restare di competenza dell’agenzia bibliografica nazionale,
nel riaffermare il valore del deposito legale come strumento per assicurare che il patrimonio culturale, intellettuale e la diversità linguistica di uno Stato sia conservata e resa accessibile all’utenza attuale e futura,
fa le seguenti raccomandazioni:

Deposito legale

1. Gli Stati dovranno, con criteri di priorità, analizzare l’attuale legislazione sul deposito legale e verificare le sue prescrizioni in rapporto alle esigenze presenti e future e, ove necessario, essa dovrà essere riveduta;

2. gli Stati attualmente privi di legislazione sul deposito legale sono sollecitati ad introdurla;

3. nuove leggi sul deposito legale o regolamenti da queste derivati, dovranno: dichiarare gli obiettivi del deposito legale; assicurare che il deposito di copie sia in numero sufficiente a raggiungere tali scopi; essere chiare nella terminologia e nel dettato in modo da includere tipi di materiali con contenuto informativo già esistenti ed altri che possano essere sviluppati in futuro; e includere misure a supporto della legislazione medesima. Tale legislazione può tenere conto della possibilità che la responsabilità del deposito sia suddivisa tra più di una istituzione nazionale;

Copertura della Bibliografia Nazionale

4. Le bibliografie nazionali dovranno includere quanto pubblicato correntemente a livello nazionale e, ove possibile, dovranno anche provvedere alla copertura del retrospettivo. I criteri di selezione, qualora necessari, dovranno essere definiti e resi pubblici dall’agenzia bibliografica nazionale;

5. la bibliografia nazionale dovrà includere registrazioni di materiali in tutte le lingue e/o alfabeti nelle quali sono prodotte le pubblicazioni nell’ambito di uno stato e, laddove possibile, tali registrazioni dovranno essere nelle lingue e/o negli alfabeti in cui le pubblicazioni sono originariamente apparse;

Presentazione e tempestività della Bibliografia Nazionale

6. Considerata la varietà dei formati disponibili per la distribuzione della bibliografia nazionale, i servizi bibliografici nazionali ne dovranno utilizzare uno o più di uno, come risulterà più adeguato a soddisfare i bisogni della loro utenza, ivi compresi utenti con particolari necessità, e tali formati dovranno essere conformi a standard internazionali. Almeno uno dei formati utilizzati per la distribuzione della bibliografia nazionale dovrà essere in grado di soddisfare esigenze di archiviazione e conservazione della bibliografia nazionale e dovrà essere permanentemente accessibile;

7. La bibliografia nazionale dovrà documentare il materiale, dopo la sua pubblicazione, il più tempestivamente possibile. Dovranno essere presi provvedimenti diretti ad una sua efficace distribuzione ed essa dovrà apparire in una forma regolarmente aggiornata per soddisfare i bisogni dell’utenza, consentendo di fatto alla medesima di acquisire, senza ritardi, il materiale registrato;

8. In ciascun fascicolo di ciascun formato prodotto, la bibliografia nazionale dovrà includere a scopi identificativi le seguenti informazioni: titolo della bibliografia; periodo coperto dal fascicolo; luogo e nome dell’editore; data di pubblicazione; numero identificativo internazionale; informazioni sul copyright; scheda di precatalogazione, qualora disponibile; indicazioni di disponibilità e prezzo;

9. La bibliografia nazionale dovrà inoltre includere una introduzione e, ove possibile, una guida per l’utente. Se opportuno, come ad esempio nel caso di pubblicazione elettronica, questi possono essere pubblicati separatamente. Si dovranno in tal caso fornire i seguenti elementi: la base delle registrazioni, ad esempio: registrazioni ricavate da copie depositate presso la biblioteca nazionale secondo il dettato della legge sul deposito legale; copertura, ivi comprese le eccezioni; periodicità; adeguamenti; strumenti bibliografici, di classificazione e catalografici utilizzati, ivi compresi gli eventuali adeguamenti locali e nazionali; elenchi di termini speciali utilizzati, con definizioni e abbreviazioni; schema di adeguamento di classificazione (qualora utilizzato); schema di tavole di conversione di alfabeti (qualora utilizzate); descrizione del sistema di ordinamento; requisiti di sistemi, ove necessari;

10. Le registrazioni bibliografiche, incluse nella bibliografia nazionale, dovranno essere basate su standard riconosciuti a livello internazionale e dovranno essere ordinate in modo appropriato e con punti di accesso adeguati a soddisfare i bisogni dell’utenza, coerentemente con le caratteristiche del formato(i) utilizzato(i) per la distribuzione;

Standard internazionali utilizzati

11. L’agenzia bibliografica nazionale avrà la responsabilità di produrre record bibliografici onnicomprensivi di quanto pubblicato a livello nazionale (o di coordinare la loro prepa-razione) e dovrà adottare standard nazionali ed internazionali per la catalogazione, sistemi di identificazione quali l’ISBN e l’ISSN, conversione di alfabeti, controllo di autorità, schemi di classificazione, metadati e identificazione permanente di oggetti digitali;

12. Le agenzie bibliografiche nazionali dovranno adottare le componenti del livello base di una registrazione, raccomandate nel rapporto finale dell’IFLA Study Group on the Functional Requirements for Bibliographic Records (Saur : Munich, 1998. UBCIM Publications New Series ; vol. 19).

13. L’agenzia bibliografica nazionale dovrà fungere da guida nell’aggiornamento e nella manutenzione di standard e di principi nazionali e internazionali e nello sviluppo di tutti gli strumenti bibliografici elencati nel precedente par. 11, ivi compresi progetti per lo sviluppo e la promozione di standard, di direttive e metodi per il controllo di autorità, al fine di facilitare lo scambio internazionali di dati di autorità;

14. Un’attenzione prioritaria, a livello nazionale ed internazionale, dovrà essere dedicata ad assicurare la compatibilità, la convertibilità e l’accessibilità tra formati di scambio bibliografici nei settori delle biblioteche, delle informazioni e dell’editoria, avendo cura che nel processo di conversione tutti gli elementi siano identificati e nessuno perso;

15. Le agenzie bibliografiche nazionali dovranno incoraggiare attività in corso dirette all’armonizzazione di standard bibliografici definiti, rispetto a tutte le forme di pubblicazione, a cominciare dalle pubblicazioni periodiche;

Attività future

16. L’IFLA appoggerà la revisione dell’attuale insieme di direttive al fine di renderle estensibili a tutte le nuove e future forme di pubblicazioni;

17. L’IFLA promuoverà studi sulla pubblicazione di bibliografie multinazionali in aree in cui per qualsiasi motivo non sia possibile al momento la loro pubblicazione e laddove esistano legami geografici, linguistici o culturali;

18. L’IFLA incoraggerà organizzazioni intergovernative e organismi internazionali non governativi a registrare le loro pubblicazioni nelle bibliografie (di preferenza quelle del paese ove risiedono) secondo standard bibliografici riconosciuti a livello internazionale;

19. Ove necessario, l’IFLA dovrà fornire assistenza alle agenzie bibliografiche nazionali per lo sviluppo delle loro attività bibliografiche nazionali – ad esempio: per definire schemi pilota diretti a sviluppare bibliografie nazionali, per stabilire direttive dirette alla produzione di bibliografie nazionali e per organizzare seminari nazionali, regionali o internazionali e stage di formazione;

20. Le agenzie bibliografiche nazionali dovranno essere attive nel promuovere nuovi standard bibliografici e nuove legislazioni sul deposito legale e dovranno gestire seminari e corsi di addestramento al fine di assicurare che sia il personale sia gli utenti acquisiscano dimestichezza nelle nuove tecnologie;

21. Le agenzie bibliografiche nazionali dovranno valutare con regolarità la loro buona riuscita nell’applicare queste raccomandazioni;

22. Sarà necessario un impegno per assicurare che le agenzie bibliografiche senza accesso elettronico non siano penalizzate e possano rimanere nell’ambito della rete bibliografica universale;

23. L’IFLA o uno Stato membro dell’Unesco dovranno richiedere all’Unesco di sottoscrivere queste raccomandazioni.

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