Cooperazione con software non SBN nativi
(Serena Molfese - ICCU)
Come noto il Comitato di coordinamento
nazionale da tempo ha previsto che SBN si aprisse ad altri sistemi.
Al documento di indirizzo approvato dal Comitato è seguita
la formulazione della Convenzione tipo destinata alle biblioteche
automatizzate con sistemi non SBN, interessate a partecipare alla
cooperazione in rete (1).
Questa possibilità ha suscitato molto interesse da parte
delle istituzioni e, conseguentemente, dei produttori di software
commerciali per biblioteche.
Risulta infatti ormai evidente a tutti, amministratori e
bibliotecari, che la gestione dei servizi di biblioteca non
può dare buoni risultati senza la cooperazione in ambiti
allargati e, dal momento che la rete SBN è ormai consolidata
e in continuo sviluppo sia come numero di aderenti, sia come dati
presenti nel catalogo, sia come servizi, era prevedibile che la
possibilità di un’interazione apparisse
particolarmente utile.
La Convenzione, attivata per la prima volta su richiesta della
Biblioteca dell’Istituto beni culturali della Regione Emilia
Romagna che utilizza il software SEBINA, è stata poi firmata
anche con l’Università di Pavia.
Successivamente la Biblioteca dell’ENEA, che già aveva
collaborato con SBN nell’ambito dei progetti per la
costituzione sull’Indice SBN della base dati Dobis, ha preso
contatto con l’ICCU per iniziare l’iter della
convenzione per il software Aleph500.
L’ICCU, valutando l’interesse delle biblioteche e
soprattutto quello del servizio che può essere reso ai
cittadini con l’estendersi della cooperazione, intende
favorire il processo di semplificazione e standardizzazione delle
procedure di colloquio con l’Indice per facilitare la
connessione a quanti intendano partecipare alla rete SBN.
(1) Il testo
è stato pubblicato in SBN Notizie 2/1997
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