Il Polo Universitario Veneto

(Luisa Buson, Antonella Miolo - Polo Universitario Veneto)

Il Polo Universitario Veneto (PUV) comprende, a marzo 2001, 49 biblioteche appartenenti perlopiù all'Università di Padova ma anche ad altre istituzioni cittadine che hanno aderito, tramite questa via, al Servizio Bibliotecario Nazionale cogliendone le potenzialità e le possibilità di confronto e interazione con altre realtà bibliotecarie nazionali della propria medesima tipologia. Pensiamo in particolare a biblioteche di natura ecclesiastica che hanno fatto e stanno facendo grossi sforzi di adattamento per adeguarsi agli standard di catalogazione e di erogazione dei servizi nelle loro biblioteche ricchissime di patrimonio e spesso del tutto prive di personale.

Le principali attività in ambito SBN sulle quali si sono concentrati i nostri sforzi sono le seguenti: Progetto di catalogazione del libro antico, Progetto di Recupero del Pregresso, Gestione del materiale multimediale.

1.     Progetto di catalogazione del libro antico

La catalogazione in SBN del materiale antico è partita già da tre anni con la formazione di un gruppo di lavoro di 8 bibliotecarie che hanno potuto completare il loro bagaglio personale di conoscenze teoriche con l'apprendimento delle procedure informatiche e con il costante aggiornamento derivante dalla frequentazione di corsi, seminari e convegni di studio.

Il primo banco di prova all'inizio del 1997 è stata la catalogazione di un fondo pilota presso la Biblioteca antica di medicina allo scopo di una definizione ottimale di:

  • effettivo utilizzo del software da parte del gruppo di bibliotecari precedentemente formati
  • tempi di catalogazione, sia generali che particolari per bibliotecario
  • modalità di ricerca e immissione
  • collaborazione all’interno del gruppo con relativo superamento delle difficoltà catalografiche
  • identificazione e utilizzo di repertori anche difficilmente rintracciabili
  • omogeneità di trattamento all’interno del livello standard descrittivo prescelto per il Polo.

A seguito di questo rodaggio le bibliotecarie hanno cominciato le loro attività di catalogazione nelle varie biblioteche dell'Ateneo dedicandovi perlopiù un giorno alla settimana di lavoro. Dalla fine del 1999, grazie a nuove possibilità di sostituzione del personale, si sono verificate le condizioni che hanno permesso ad alcune di loro di dedicarvisi a tempo pieno per periodi semestrali o annuali.

Il risultato attuale si aggira sugli 8.000 titoli inseriti, libro alla mano, appartenenti a varie biblioteche ma con una prevalenza dell'area di lettere e di medicina. E' stata completata inoltre la catalogazione delle Cinquecentine della Biblioteca dell'Orto Botanico (il più antico d'Europa).

Per il 2001 l'intenzione è di continuare dando la precedenza alla catalogazione delle edizioni del XVI secolo in modo da partecipare on line al Censimento nazionale cui non avevamo aderito in passato: si prevede di finire entro l'anno.

A questo proposito diamo anche un'anticipazione che riguarda una delle biblioteche del polo extra-Ateneo, quella del Seminario Vescovile (PUV 01) che tra qualche mese farà partire un progetto di catalogazione delle Cinquecentine anche con la collaborazione tecnico-scientifica del personale dell'Ateneo. Il numero, per ora solo stimato, di questa parte del loro ingentissimo patrimonio antico è di 15.000 pezzi fisici.

2.     Progetto di Recupero del Pregresso

Negli ultimi cinque anni molte biblioteche dell'Ateneo hanno, in varia misura, cominciato o continuato il recupero del pregresso del patrimonio librario moderno acquisito prima dell'inizio degli anni '90, data spartiacque per l'automazione, con le proprie forze e comunque in modo autonomo. Nel corso dello scorso anno si è invece progettata una attività complessa coordinata dal Centro di Ateneo per le biblioteche e con un finanziamento specifico per l'attivazione di contratti di lavoro a tempo determinato.

Il progetto, di durata quinquennale, prevede il recupero dei 750.000 libri stimati dai rilevamenti annuali compilati dalle biblioteche stesse con una media annuale quindi di circa 150.000 libri. La catalogazione anche in questo caso viene effettuata con il libro alla mano e utilizzando, a seconda delle circostanze e delle esigenze, sia il sw Adabas SBN che il sw RAP (creato in casa) che consente una cattura anche di tipo batch dai nastri sia della Library of Congress che della Bibliografia Nazionale Italiana, oltre alla possibilità di lavorare per lotti.

Il lavoro sarà svolto in massima parte da personale a contratto con l'importante e indispensabile ausilio dei bibliotecari delle strutture interessate, che spesso, colgono l'occasione per rivedere situazioni inventariali e di collocazione. Le attività sono iniziate, non ancora a regime, solo da circa un mese e quindi non sono ancora disponibili dati rilevanti o comunque significativi. Ci riserviamo di rimandare ad un secondo momento una relazione dettagliata della nostra esperienza.

3.      La catalogazione delle risorse elettroniche e dei materiali multimediali

Fin dalla metà del 1999 è emersa la necessità di avviare le biblioteche del Polo alla catalogazione delle risorse elettroniche, dato l’incremento costante delle acquisizioni in questo settore e la necessità di renderle disponibili in maniera corretta e omogenea nel catalogo.

Dopo la costituzione di un gruppo di lavoro di bibliotecari particolarmente interessati e coinvolti nella gestione di risorse elettroniche e di materiale multimediale si è proceduto a programmare un piano formativo esteso. Nel gennaio 2000 è stato avviato un primo corso tenuto da Cristina Magliano dell’ICCU e Stefano Gambari del Sistema Bibliotecario del Comune di Roma per un gruppo di bibliotecari appartenenti a strutture su cui l’impatto delle risorse elettroniche è particolarmente forte con l’intento di dare degli articolati e organici spunti teorici con riferimento agli standard di catalogazione e alle problematiche biblioteconomiche e formare quindi un base di conoscenze su cui far crescere le attività del gruppo di lavoro.

Infatti sulla scorta degli approfondimenti condotti sul versante catalografico e dell’individuazione e risoluzione delle problematiche gestionali (problematiche del possesso o dell’accesso e ricaduta sull’inventariazione; individuazione delle diverse tipologie di risorse elettroniche riscontrabili nelle biblioteche dell’Ateneo; identificazioni delle risorse stabili) è seguito un intervento formativo interno rivolto a tutti i catalogatori, tenuto da componenti del gruppo di lavoro in tre successive sessioni.

L’attività proseguirà ora a regime e in questa fase il gruppo dovrà costituire un punto di riferimento e un supporto per la risoluzione di problematiche biblioteconomiche e organizzative-gestionali che potranno sorgere nelle biblioteche in fase di trattamento dei materiali elettronici.

In questa direzione un importante obiettivo, che vede ora conclusa la sua fase sperimentale, è stato raggiunto con il perfezionamento dello strumento Bibliomedia progettato per permettere l’aggancio diretto dall’informazione bibliografica creata in SBN e visibile nell’OPAC di Ateneo al documento completo in formato digitale (http://bibliomedia.cab.unipd.it/perl/mhorse?action=info;lang=it). Sono già accessibili in rete geografica di Ateneo alcune collezioni che si volevano visibili nel catalogo e accessibili in versione integrale: la sezione dei test della Biblioteca di Psicologia, i materiali per utenti disabili, le risorse elettroniche e multimediali del Centro Linguistico di Ateneo.

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