L'Istituto

L'Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane (ICCU) è un istituto del Ministero della Cultura dotato di autonomia speciale. Svolge funzioni di studio, ricerca, coordinamento tecnico-scientifico, formazione e divulgazione in materia di censimento, catalogazione, digitalizzazione e fruizione del patrimonio bibliografico e documentario.

Questi obiettivi vengono perseguiti grazie a una strategia di forte cooperazione tra le biblioteche, anche di diversa titolarità amministrativa, a garanzia dello sviluppo di servizi di uguale livello su tutto il territorio nazionale. Risultato di tale cooperazione è la realizzazione del Servizio Bibliotecario nazionale (SBN), la rete informatizzata di servizi nazionali alla quale  aderiscono biblioteche dello Stato, degli Enti locali e delle Università, che contribuiscono alla creazione del catalogo collettivo nazionale gestito dall'Istituto.

Già denominato Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche nel 1975, a seguito della costituzione del Ministero per i beni e le attività culturali, l'Istituto era subentrato al Centro nazionale per il catalogo unico, creato nel 1951 con il compito di catalogare l'intero patrimonio bibliografico nazionale.

Nell'intento di migliorare la conoscenza delle raccolte bibliografiche e di semplificarne l'accesso per l'utente, l'Istituto promuove e coordina alcune basi dati relative ai manoscritti, alle edizioni italiane del XVI secolo, alle biblioteche presenti in Italia. A supporto dell'attività di catalogazione delle biblioteche in Italia, l'Istituto ha la responsabilità di indirizzare, produrre, adattare alla realtà italiana e diffondere le norme standard per la catalogazione delle diverse tipologie di materiali dai manoscritti ai documenti multimediali.

Inoltre, nel rispetto delle autonomie delle biblioteche, l'Istituto esplica funzioni di coordinamento nell'ambito del Servizio Bibliotecario Nazionale e dei progetti di catalogazione realizzati mediante l'utilizzo delle  tecnologie dell'informazione.

Dotato di autonomia speciale ai sensi dell'articolo 24 del D.P.C.M. del 15 marzo 2024, n. 57, Regolamento di organizzazione del Ministero della cultura, degli uffici di diretta collaborazione del Ministro e dell'Organismo indipendente di valutazione della performance, l'ICCU ha autonomia scientifica, finanziaria, organizzativa e contabile; inoltre l'ICCU è disciplinato dal D.M. 5 settembre 2024, rep. 270 Articolazione degli uffici dirigenziali e degli istituti dotati di autonomia speciale di livello non generale del Ministero della Cultura, ed in particolare dall'art. 40. In particolare, l’ICCU:

  1. promuove e coordina iniziative nel settore della catalogazione e digitalizzazione, della valorizzazione, della fruizione dei beni bibliografici, in collaborazione con organismi di ricerca italiani e internazionali;
  2. promuove e coordina l’elaborazione di normative nazionali e diffonde norme e standard internazionali, garantendo l’uniformità del catalogo e la produzione di strumenti bibliografici di controllo; 
  3. coordina, promuove e gestisce il catalogo e la rete del Servizio Bibliotecario Nazionale, e i servizi di prestito interbibliotecario e fornitura documenti; 
  4. coordina, promuove e gestisce le basi dati nazionali relative al censimento dei manoscritti e alla loro bibliografia, al censimento e alla bibliografia del libro antico, e all’Anagrafe delle biblioteche italiane; 
  5. gestisce i procedimenti di conformità al Servizio Bibliotecario Nazionale degli applicativi di gestione delle biblioteche; 
  6. cura la pubblicazione online delle risorse digitali di settore, collegandole con il catalogo del Servizio Bibliotecario Nazionale; 
  7. svolge l’attività di formazione a aggiornamento delle competenze, elaborando prodotti didattici tradizionali e a distanza; 
  8. partecipa a progetti internazionali in materia di diffusione dell’informazione e di digitalizzazione; 
  9. promuove e organizza convegni e mostre a carattere nazionale e internazionale sui temi riguardanti i propri compiti istituzionali, incrementandone la conoscenza mediante attività editoriale; 
  10. presta consulenza e assistenza scientifica e tecnica agli organi periferici del Ministero e a enti e istituti culturali; 
  11. può svolgere, a seguito di convenzioni specifiche, la propria attività anche a favore di enti pubblici italiani e stranieri.