I cataloghi storici digitalizzati dell'ICCU

 
Nel 2001, sulla base di uno studio di confronto e valutazione sui cataloghi digitalizzati disponibili su Internet, e in seguito a un'analisi sulle politiche del digitale in alcuni paesi europei ed extraeuropei, il Comitato della BDI avvia un primo programma relativo alla scansione, in formato immagine, dei cataloghi storici di biblioteche pubbliche italiane.
 
La scansione dei cataloghi, con relativa indicizzazione, era mirata sia a rendere disponibili, in tempi brevi e a costi contenuti, un gran numero di informazioni bibliografiche dei cataloghi non ancora catalogati nell'ambito del Servizio Bibliotecario Nazionale, sia a consentire ai ricercatori la visualizzazione delle schede così come erano state redatte originariamente.
 
La collezione riunisce cataloghi storici, a volume e a schede, per autori e titoli, per soggetto, specializzati (manoscritti, grafica, cartografia, musica notata, etc.).
I cataloghi sono organizzati in modo diverso: alfabetici, topografici, sistematici, misti; è annessa una scheda informativa con le notizie disponibili sulla loro storia e formazione, i criteri di redazione, la copertura cronologica dei materiali contenuti, le modalità di indicizzazione, i metodi di accesso raccomandati.

La maggior parte dei cataloghi a volume risale al Settecento; alcuni di essi sono stati in uso ancora per molto tempo come si può vedere dalle integrazioni manoscritte aggiunte nel corso degli anni successivi.
I cataloghi a schede sono stati impostati nel Settecento o all'inizio dell’Ottocento.

Le immagini dei cataloghi sono ripartite in gruppi individuati con vedette alfabetiche, come nei cassetti dei cataloghi cartacei (ad es. A-ARIS, ARL-BUV), oppure mediante una sequenza che indica la gerarchia sistematica degli argomenti (ad es. GEOGRAFIA, EUROPA, ITALIA).
Per ogni immagine sono state indicizzate sempre, come da indicazione di progetto, le intestazioni della scheda o la prima intestazione di una pagina di volume, ma, in molti casi, le biblioteche hanno prodotto ulteriori punti di accesso.
 
La base dati è accessibile dal 2003; dal 2010 è stata rinnovata l’interfaccia e le possibilità di recupero delle informazioni bibliografiche si sono arricchite. La modalità di scorrimento sequenziale rimane, comunque, una funzione di grande interesse.
 
Da gennaio 2013 Cataloghi storici è una delle banche dati indicizzate nel motore di ricerca di Internet Culturale. Grazie a questo, è possibile integrare i risultati di ricerca provenienti da questo catalogo con quelli appartenenti alle altre basi dati (SBN, Manus, Edit16, Biblioteca digitale, Sito).

La digitalizzazione dei cataloghi storici, accessibile su Internet all'indirizzo http://cataloghistorici.bdi.sbn.it/, attualmente consente la ricerca su 219 cataloghi storici, a volume e a schede, di 37 biblioteche italiane appartenenti al Ministero della Cultura, a Enti locali e a Istituti di cultura, per un totale di 6.843.454 immagini (ad aprile 2015).

È stata attivata una funzionalità che consente alle singole biblioteche di poter apportare direttamente le correzioni e inserire nuove schede e nuovi cataloghi storici digitalizzati.
Questa operazione non prevede costi aggiuntivi da parte delle biblioteche.
 
Chi fosse interessato, può richiedere le credenziali per l'accesso e il manuale di istruzioni a Maria Cristina Mataloni