IPIG-EFILA. Interlibrary Loan Protocol Tutorial. Londra - British Library, 15 - 16 Settembre 1998

Claudia Parmeggiani - ICCU

EFILA (European Forum Implementors of Library Automation) e IPIG (ILL Protocol Implementors Group) hanno organizzato un incontro sullo standard ISO per il prestito interbibliotecario in cooperazione con la Biblioteca Nazionale del Canada, l’Associazione delle Biblioteche di Ricerca e la British Library. Hanno partecipato all’incontro 30 esperti di istituzioni bibliografiche nazionali europee e nordamericane e di società informatiche coinvolte in progetti nazionali ed internazionali relativi al prestito interbibliotecario ed alla fornitura di documenti e informazioni.

Obiettivi dell’incontro sono stati:

  • favorire l’adozione degli standard nei sistemi di automazione per biblioteca;
  • presentare il protocollo ISO ILL alla luce delle più recenti implementazioni in ambiente Internet;
  • confrontare i progetti sul servizio di prestito e fornitura di documenti in Europa e NordAmerica.

Gli standard per i sistemi di biblioteca

Gordon Pedersen ha presentato EFILA, l’azione concertata della Unione Europea, ed ha descritto le attività svolte per armonizzare le iniziative europee con quelle nordamericane nell’applicazione degli standard ISO e NISO per la ricerca ed il recupero dell’informazione e per il prestito e la fornitura di documenti. EFILA intende infatti coordinare l’input europeo all’attività di standardizzazione internazionale, tramite:

  • l’organizzazione di incontri fra esperti di automazione delle biblioteche;
  • l’aggiornamento di un servizio Internet http://www.efila.dk/;
  • la gestione di una lista di discussione efila@dkuug.dk.

I prossimi meeting dello ZIG si svolgeranno a Parigi nel maggio ’99 e a Stoccolma nell’autunno 1999.

Il protocollo ISO ILL

La presentazione dello standard ISO ILL è stata fatta da Barbara Shuh della Biblioteca Nazionale del Canada e da Johan Zeeman della CGI Information Systems and managment.

L’ISO TC46/SC4/WG4 (1) ha designato la Biblioteca Nazionale del Canada come Agenzia di manutenzione e autorità per la registrazione dello standard ILL. Le responsabilità dell’Agenzia di manutenzione consistono nell’aggiornamento dello standard, nella preparazione e mantenimento sia dei "Defect Report", che descrivono gli eventuali errori tecnici dello standard e le informazioni che debbono essere aggiornate, sia degli "Emendamenti" che alterano o si aggiungono ai contenuti tecnici della versione esistente dello standard.

Nel 1996 si è concluso l’iter di validazione dell’ISO TC46/SC4/WG4 per la seconda versione dello standard, che è stato pubblicato nel 1997 come ISO 10160 e ISO 10161. Implementazioni dello standard sono state realizzate dai sistemi nordamericani NLC, PEB/ILL, AVISO, Intelend, l’Università di Quebec e più recentemente in Europa nei sistemi PICA (Olanda), MEN/SUNIST (Francia) e LASER (UK).

Il protocollo specifica le regole che consentono lo scambio di messaggi fra vari sistemi di gestione del prestito, indipendentemente dall’hardware e dal software usato; inoltre facilita il controllo e la gestione delle operazioni di prestito permettendo allo staff di biblioteca di definire le attività pertinenti alle transazioni ILL.

I due documenti che definiscono il protocollo ISO sono:

  • ISO 10160: Information and Documentation - Open System Interconnection - Interlibrary Loan Application Service Definition, che definisce gli aspetti di comunicazione dei processi ILL nei termini di un insieme di servizi forniti ad un utente da un’applicazione ILL;
  • ISO10161: Information and Documentation - Open System Interconnection - Interlibrary Loan Application Protocol Specification che specifica le regole di comportamento dei due o più sistemi che partecipano ad una transazione ILL.

Il protocollo del prestito interbibliotecario è destinato ai sistemi o agli applicativi di biblioteca come il protocollo per la ricerca ed il recupero dell’informazione ISO 23950. ILL è stato disegnato per sistemi OSI ma, in assenza di OSI, ILL richiede implementazioni di encoder/decoder e interfaccia a TCP.

Le regole del protocollo ILL sono:

  • la formalizzazione del numero e del tipo dei messaggi scambiati fra due o più sistemi diversi ed interoperabili;
  • la definizione dei dati contenuti nei messaggi ILL;
  • la definizione della sequenza per la comunicazione di messaggi ILL;
  • l’identificazione dello schema di codifica per i dati contenuti nei messaggi ILL.

Il protocollo ISO consente a due sistemi e non a due utenti di interoperare, l’utente infatti non interagisce direttamente con il sistema remoto, ma solo con la sua applicazione locale. L’utente che usa un sistema di automazione standard non vede il protocollo, che "è visibile" solo a livello di applicazione. I sistemi che interagiscono con modalità standard non sono subordinati l’uno all’altro, ma cooperano per eseguire il servizio. I ruoli dell’utente del servizio previsti da ILL sono:

  • requester, che origina richieste ILL provenienti dalla sezione prestito di una biblioteca oppure dal sistema usato da un utente remoto;
  • responder, che riceve e deve rispondere ad una richiesta ILL e può essere un sistema di gestione del prestito di una biblioteca o di un fornitore commerciale di servizi;
  • intermediary, che riceve le richieste come un responder ma non soddisfa da solo le richieste, le gira invece ad un altro responder.

Il forum degli implementatori

Alla presentazione dello standard è seguita la riunione degli implementatori coordinata da Gordon Pedersen, che ha introdotto tre presentazioni delle attività di compagnie impegnate nello sviluppo di strumenti per il prestito interbibliotecario: Library Corporation di Inwood, A-G Canada di Etobicoke (Ontario) e Fretwell-Downing Informatica di Sheffield. I partecipanti hanno poi illustrato i progetti in cui erano coinvolti tra cui ONE 2. Questo progetto, a finanziamento comunitario, oggi è in via di approvazione, e ha fra i suoi obiettivi quello di definire un profilo per l’implementazione dello standard ILL, come evoluzione della piattaforma software già realizzata con il primo progetto ONE. Sono stati annunciati anche dei progetti nazionali che porteranno nei prossimi anni alla diffusione dello standard ILL in molti paesi europei tra cui la Finlandia, la Svezia, la Danimarca, la Norvegia, l’Olanda, la Francia, l’Inghilterra e anche l’Italia, tramite SBN.

L’ICCU infatti, come partner del progetto ONE, partecipa alla definizione del profilo per il prestito interbibliotecario e la fornitura dei documenti. Un altro progetto presentato dal Consorzio IRIS nell’ambito delle iniziative del Ministero per la Ricerca Scientifica intende implementare il profilo definito nell’ambito di ONE 2 sulla piattaforma software oggi in uso sull’OPAC dell’Indice SBN. Le istituzioni scientifiche coinvolte nel progetto sono, oltre l’ICCU, la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze e le Università di Padova e Pavia.

L’evoluzione della piattaforma software consentirà l’apertura del sistema SBN e la sua interoperabilità con sistemi di automazione diversi da SBN, ma che applichino standard ISO secondo il profilo adottato dalla rete degli OPAC europei, non solo per la ricerca ed il recupero dei dati, come già avviene per l’OPAC dell’Indice, ma anche per il prestito interbibliotecario, la fornitura dei documenti, la catalogazione per copia e l’aggiornamento del catalogo.


(1) ISO:International Organization for Standardization

TC 46: Technical Committee for Information and Documentation

SC 4: Subcommittee 4 on computer Application in Information and Documentation

WG4: Working Group on Format structure for bibliographic interchange in machine readable form


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