EFILA (European Forum Implementors of Library Automation). Lussemburgo, 19 Maggio 1998

Claudia Parmeggiani - ICCU

Il meeting EFILA si è tenuto presso l’edificio della Comunità Europea a Lussemburgo il 19 maggio, hanno partecipato circa 30 esperti di automazione di biblioteca provenienti da Gran Bretagna, Belgio, Francia, Norvegia, Svezia, Danimarca, Olanda, Italia e Australia.

La riunione è stata dedicata alla presentazione dei progetti che implementano servizi di prestito interbibliotecario e recupero di documenti elettronici a finanziamento comunitario.

Ed Davison della società Fretwell-Downing ha illustrato lo stato dei lavori del progetto UNIVERSE che è iniziato alla fine del 1996 e in 30 mesi realizzerà:

  • implementazioni di servizi bibliografici distribuiti con una architettura s/w aperta;
  • applicazione dello standard ISO ILL come parte del processo di recupero dei documenti;
  • funzioni di ricerca basate su Z39.50/Sr per la ricerca in parallelo con un’unica interfaccia per più basi di dati bibliografiche diverse per i metodi di accesso;
  • sistemi di de - duplicazione e merging dei risultati della ricerca;
  • applicazione degli standard UNICODE per il set dei caratteri e UNIMARC per la presentazione dei risultati della ricerca.

Ad UNIVERSE partecipano il Danish Technical Knowledge Centre, la British Library, la Biblioteca Nazionale Greca, l’Irish Library Council, la Freshwater Biological Association, l’University College di Dublino, la Biblioteca dell’Università di Sheffield ed altri istituti accademici olandesi e norvegesi.

Peter Smith della società LASER ha illustrato il progetto PRIDE (People and Resource Identification for Distributed Environments) che verrà realizzato in 2 anni, 1998 e 1999, ed ha come partner biblioteche e organizzazioni commerciali in Europa ed Australia. Sono infatti coinvolte le università di Bath, South Bank, Dublino, East Anglia, Parigi, Magdeburg, Macquarrie e la British Library.

Il progetto PRIDE intende sviluppare un servizio di broker per supportare l’identificazione ed il recupero di servizi informativi nelle infrastrutture dell’informazione globale. Il servizio è destinato ad utenti che accedono dalla rete alla molteplicità dei servizi offerti dalle biblioteche, dal mondo del commercio elettronico, da quello del tele - shopping e training. Si intende in tal modo analizzare le nuove opportunità per le biblioteche, offerte dall’era dell’informazione e del mercato mondiale dei servizi digitali.

PRIDE supporterà una directory dei servizi in uno scenario che tiene conto che:

  • l’informazione ed il supporto ai servizi può essere erogato sia all’interno sia all’esterno della biblioteca;
  • gli utenti possono andare ovunque con Internet;
  • i fornitori di servizi possono cercare clienti ovunque tramite Internet.

La directory di PRIDE realizzerà un accesso unico alle informazioni, alle risorse ed ai servizi. I fornitori di servizi offriranno ai potenziali utenti diversi profili di collezioni, il controllo degli accessi, la gestione dei pagamenti, la certificazione all’uso del servizio, l’autenticazione, ma anche la disseminazione selettiva dell’informazione, il recupero dei documenti, il prestito interbibliotecario. I risultati di PRIDE includeranno componenti software realizzate in applicazione agli standard Z39.50 ed ILL ISO, con architetture aperte quali CORBA e interfacce WWW.

Paul H. Jorgensen ha presentato il progetto ONE 2 (OPAC Network in Europe) che intende estendere i risultati ottenuti con il precedente progetto ONE che ha realizzato una rete virtuale delle maggiori istituzioni bibliografiche europee integrando gli OPAC Z39.50 con servizi innovativi e coinvolgendo nuove aree di applicazione. I partner sono sistemi bibliotecari quali Danish Library Centre, BIBSYS, LIBRIS, l’ICCU, la British Library, la Biblioteca Nazionale Finlandese, la Biblioteca Nazionale Ungherese, e due Musei Nazionali, uno ungherese e l’altro della Stiria. Il progetto, che si concluderà alla fine del 2000, consoliderà i risultati raggiunti estendendo i servizi di ricerca e di recupero e li integrerà con le seguenti funzioni:

  • ordine di un item;
  • prestito interbibliotecario;
  • catalogazione per copia e aggiornamento del catalogo;
  • recupero di documenti elettronici.

La prima fase del progetto specificherà un insieme di servizi comuni ed un profilo tecnico che verrà applicato da tutti i partner.

Sono stati poi illustrati due progetti nazionali dell’ICCU e della British Library Lending Division, entrambi in fase di definizione, che prevedono un’integrazione fra l’OPAC ed il prestito interbibliotecario, sulla base degli standard internazionali propri di sistemi aperti.

I membri di EFILA hanno convenuto sulla necessità di definire profili di applicazione comuni a livello europeo per gli standard adottati, nei progetti nazionali e comunitari. Attualmente i profili già definiti per il prestito interbibliotecario sono: IPIG, DALI, British Library. Questi profili differiscono per le codifiche adottate, gli standard di trasporto, i ruoli, i servizi supportati ed i parametri usati.

Paul Jorgensen ha fornito un resoconto dei lavori dello ZIG (Z39.50 implementor group) che si è svolto ad Orlando il 21 – 23 gennaio ’98.

Jenifer Pearl ha fatto una rassegna dei risultati del meeting ISO/TC46/WG4 che si è tenuto ad Atene il 29 maggio ’97.

Elise Sfeir della Comunità Europea ha presentato il programma quadro della Comunità su cui si basa la "Call for proposal" presentata nel mese di ottobre ’98.

Il nuovo meeting di EFILA si è tenuto il 24 novembre a Roma presso l’ICCU sul tema Building Infrastructure for library cooperation.

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