Consortium of European Research Libraries

Claudia Leoncini, Cristina Magliano - ICCU

In occasione dei due ultimi incontri svoltisi a Stoccolma il 5 e 6 giugno 1998 e a Lubiana, l’11 e il 12 settembre 1998, l’Advisory Task Group (ATG), l’organismo del CERL che ha come finalità la soluzione dei problemi tecnico-biblioteconomici posti dall’allestimento della base dati, ha affrontato in dettaglio i problemi relativi alla conversione UNIMARC dei dati e al trattamento e alla visualizzazione dei caratteri in alfabeti non latini, in particolar modo quelli greci ed ebraici.

L’obiettivo principale del Consorzio è stato in prima istanza quello di realizzare il data base HPB, affrontando un notevole lavoro in termini di procedure per caricare archivi provenienti da un vasto numero di biblioteche e in formati diversi, al fine di costituire un unico catalogo interrogabile on line.

Ora che il data base è disponibile per la ricerca, il Consorzio considera logico passo successivo quello di offrire procedure che permettano di usare il data base per processi di retroconversione.

Per quanto riguarda le attività di output da HPB in formato UNIMARC sono state formulate alcune indicazioni e raccomandazioni da sottoporre all’approvazione dell’Executive Committee.

Naturalmente per i record originariamente prodotti e trasmessi in formato UNIMARC le procedure si rifaranno alla versione originale al fine di evitare perdita di informazioni. Per la conversione dei record che invece sono in formato USMARC esteso l’ATG ha richiesto che la conversione venga sviluppata dalla stessa Research Libraries Group (RLG), che ospita la base dati.

Nel caso in cui RLG non fosse in grado di fare un’offerta conveniente si sono ipotizzate due modalità:

  • utilizzare per la conversione il software che gira su PC sviluppato dal gruppo SUB di Gottinga;
  • adattare il software UseMARCON (1) per i membri del CERL.

Per quanto concerne l’aspetto dell’editing, poiché il formato interno della base dati HPB non è in UNIMARC ma in formato USMARC, non potranno essere gestite attività di input in linea.

HPB sul sistema RLIN è infatti un archivio di sola lettura, dal quale si dovrà realizzare una procedura di scarico in UNIMARC.

I membri del CERL potranno apportare correzioni ai record all’interno del proprio sistema, mentre nell’ambito di RLIN le uniche operazioni consentite saranno:

  • l’aggiunta di informazioni sul posseduto con modalità on line;
  • l’invio di record aggiornati, ad es. l’aggiunta di informazioni sulla copia.

Per quanto riguarda la creazione di un authority file per gli autori, poiché il sistema RLIN non dispone attualmente di collegamenti tra questo archivio e quello delle notizie bibliografiche, l’ATG ha ritenuto opportuno rimandare la sua costituzione, seguendo nel frattempo gli sviluppi e i risultati del progetto AUTHOR (2).

Il gruppo ha valutato anche l’opportunità di adottare criteri di selezione che permettano lo scarico dall’archivio di insiemi di record. In tal senso sarà inviato dal CERL a tutti i membri un questionario per sondarne le esigenze e prendere decisioni in merito.

Altro argomento a lungo dibattuto è stato quello della visualizzazione dei caratteri in alfabeto non latino.

Il problema è particolarmente urgente perché circa 2.500 record del file K17 (Catalogue of books printed in the German-speaking countries and of German books printed in other countries from 1601 to 1700 now in the British Library) presentano caratteri greci ed ebraici. Si ricorda che RLIN non supporta i caratteri greci mentre quelli ebraici sono disponibili solo via RLIN ITPS.

L’Advisory Task Group ha convenuto sulla necessità che non solo i "core fields", cioè titolo, edizione, note tipografiche, note sulla serie e autore ma tutti i campi della descrizione che contengono caratteri non latini siano traslitterati, se possibile a livello automatico. E’ stato comunque stabilito di mantenere in un campo UNIMARC 8--, la trascrizione degli elementi nella loro forma originale.

Per quanto riguarda gli schemi di traslitterazione si è ribadito che dovranno essere adottati quelli previsti dalle norme ISO per i vari set di caratteri.

E’ in preparazione il caricamento nell’archivio di test dell’HPB, di file provenienti dalla British Library (un file di edizioni tedesche del XVII secolo e l’Incunabula Short-Title Catalogue), dalla Biblioteca nazionale e universitaria di Lubiana e dalla Biblioteca nazionale di Madrid: si prevede un incremento di 150.000 nuovi record. Si calcola che nei prossimi tre anni circa 2-3 milioni di record saranno aggiunti al data base.


(1) Il progetto europeo UseMARCON (User-Controlled Generic MARC Converter) coordinato dalla Koninklijke Bibliotheek olandese ha sviluppato un convertitore MARC a livello generale che permette la conversione tra i vari formati.

(2) Il progetto iniziato nel 1995 nell’ambito delle attività di COBRA (Computerised Bibliographie Record Actions) e finanziato dalla DGXIII della CE rappresenta il primo concreto sforzo di cinque biblioteche nazionali per la costituzione di archivi di autorità relativi agli autori personali e ad alcune tipologie di autori collettivi.

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