Il Fondo "Gustavo Adolfo Noseda" della Biblioteca del Conservatorio "Giuseppe Verdi" di Milano

Agostina Zecca Laterza - Biblioteca del Conservatorio "G. Verdi", Milano

Gustavo Adolfo Noseda nasce a Milano il 24 novembre 1837. Figlio di ricchi mercanti segue gli studi classici e nel 1854 si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Pavia.

Contemporaneamente si dedica alla musica: nel 1856 conclude il corso di armonia e contrappunto con Raimondo Boucheron e nel 1857 termina il corso di pianoforte con il maestro Giovanni Ferrari. Di costituzione gracile, laureatosi, decide di dedicarsi solo alla musica e propone al pubblico l’ascolto delle sue prime composizioni nel 1857 anno in cui inizia ad organizzare "accademie private" di musica in teatri pubblici.

Il 28 marzo 1859 viene rappresentata al Teatro Carcano la sua opera Guerrilla Catalana, su libretto di Salvatore Mazza. Il successo è scarso e Noseda decide di andare a perfezionarsi a Napoli con Saverio Mercadante. Noseda resta a Napoli fino alla fine del 1863; quindi, prima di rientrare definitivamente a Milano fa un viaggio in Svizzera e in Francia. A Milano nel 1864 e nel 1865 organizza concerti pubblici nel suo palazzo e scrive un’opera per il Teatro alla Scala per il Carnevale della stagione 1865/66 su libretto di Francesco Maria Piave. Ma il 2 gennaio 1866 muore.

Della sua collezione nulla si seppe fino al 1897. Donata dal padre al Comune di Milano nel 1876, rimase infatti chiusa in casse in un magazzino del Teatro alla Scala fino a quando il bibliotecario del Conservatorio di Milano Eugenio de’ Guarinoni, venutone a conoscenza, decise di scrivere una lettera aperta al sindaco di Milano Gaetano Negri, lettera pubblicata il 24 febbraio 1889 nella Gazzetta Musicale di Milano. Al sindaco de’ Guarinoni ricorda che "il defunto Noseda lasciò al Municipio di Milano una considerevole quantità di musica, che fu sempre custodita, o, per meglio dire, sepolta in alcuni scaffali del teatro alla Scala. Tale musica è pregevolissima sotto ogni rapporto, tanto per la rarità di talune opere, come pel loro reale valore artistico... Or bene, senza punto menomare i diritti dell’attuale proprietario, si potrebbe ridare alla luce la predetta raccolta musicale, e metterla in condizione di servire con tutta comodità a chi volesse farne oggetto di studio. Per raggiungere questo intento, non abbisognerebbero né gravi sacrifici, né importanti lavori e neppure il compimento di lunghe e complicate formalità: la Biblioteca del nostro R. Conservatorio accoglierebbe assai volentieri l’intera raccolta, e se ne assumerebbe la gelosa custodia e l’ottima conservazione in separati scaffali, nulla mancandole per soddisfare ad un simile impegno. Essa si presterebbe anche a garantire la proprietà municipale rilasciando ricevuta dell’avuto deposito, oppure dando esito alle altre formalità che le venissero imposte dallo stesso depositante. La musica messa, per tal modo, alla portata di tutti, e sia degli allievi del Conservatorio, e sia del pubblico, che gode di libera entrata alla Biblioteca ne’ giorni feriali, verrebbe in breve tempo conosciuta ed apprezzata con non lieve vantaggio dell’universale e dell’arte ancora, che troverebbe nell’invocato assennatissimo provvedimento un nuovo e più potente impulso..."

Il 29 agosto 1889 il materiale entrò in Conservatorio e, con il consenso del direttore Antonio Bazzini, il bibliotecario iniziò a pubblicarne il catalogo a dispense sull’Annuario del Conservatorio dal 1889/90 al 1895/96. Unite le dispense, nel 1897 Eugenio de’ Guarinoni poté pubblicare in volume l’Indice generale dell’Archivio Musicale Noseda, presso lo Stabilimento Tipografico Enrico Reggiani di Milano.

Gustavo Adolfo Noseda musicista colto e ricco, matura il progetto di mettere insieme "l’archivio più grande d’Italia" (1) a Napoli, dopo aver consultato il ricco patrimonio soprattutto di manoscritti autografi del ’700 conservati nel Conservatorio di S. Pietro a Majella. A Napoli negli anni della caduta dei Borboni, con conseguente fuga di nobili e soppressione di ordini religiosi, Noseda approfitta della vendita a prezzi irrisori di collezioni private di musica a stampa e manoscritta e fa copiare innumerevoli partiture autografe in Conservatorio, pagando più di un copista. Litigando, e forse non solo, con Francesco Florimo riesce ad acquistare il fondo Zurlo con diversi autografi di Mercadante, fondo depositato nel Conservatorio di Napoli, ma in vendita.

Da Napoli, attraverso il padre, segue il destino delle collezioni musicali di Milano assicurandosi l’acquisizione di prestigiose raccolte di musica di famiglie nobili che via via si estinguevano o in cui si era persa l’abitudine di studiare musica e "fare musica" in casa, pratica assai diffusa nel ’700 e agli inizi dell’’800. Fra le collezioni milanesi più importanti è stato possibile ricostruire quelle dei Visconti Borromeo, di Giulio Ottolini, dei Brasca Visconti, di Pietro Lichtenthal, di Alessandro Rolla, di Giuseppe Archinto. Compra musica durante il suo viaggio in Svizzera e in Francia.

Alla base del progetto di Noseda vi è il preciso intento di mettere a disposizione del pubblico la sua collezione. Egli è quindi attento a che sia il più rappresentativa possibile della produzione musicale e a non comprare duplicati, non solo nell’ambito della collezione stessa, ma avendo ben presente quanto già disponibile nelle biblioteche milanesi, soprattutto in quella del Conservatorio.

Dal 1860 al 1865 Noseda acquista oltre 10.000 unità bibliografiche: circa 8.000 sono i titoli in manoscritto; fra questi vi sono autografi o copie uniche di Astorga, Bellini, Boccherini, Cherubini, Cimarosa, Donizetti, Mercadante, Rossini, Zingarelli e molte edizioni rare italiane e straniere del ’700 e della prima metà dell’’800.

Con la legge sui "giacimenti culturali" tutte le edizioni a stampa sono state catalogate nella base dati Musica e dal 1990 è iniziato il recupero dei manoscritti usando la procedura dell’ICCU su Personal Computer. Nel gennaio 1998 sono stati consegnati all’ICCU 6.500 record, realizzati grazie al contributo della Regione Lombardia. Vi sono ancora da catalogare circa 1.500 titoli e contiamo di avere l’intero Fondo Noseda in base dati Musica per la fine del 1999.

(1) MORENI, Carla Gustavo Adolfo Noseda (1837-1866): collezionista, compositore, organizzatore di concerti privati. Milano, Università degli Studi, Anno Accademico 1983-84. Tesi di laurea pubblicata come Vita musicale a Milano 1837-1866. Gustavo Adolfo Noseda collezionista e compositore. Milano, Amici della Scala, 1985 (Musica e Teatro, 1)

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