European Forum for Library Automation (EFILA)

Claudia Parmeggiani - ICCU

Il 20 novembre 1997 si è tenuto a Bruxelles il meeting di EFILA (European Forum for Implementors of Library Automation) l'azione concertata della Comunità Europea volta a favorire la diffusione del protocollo Z39.50 fra gli europei implementatori di sistemi informativi.

Al meeting è stato presentato il progetto dell'ICCU "Accessibilità delle basi dati residenti sul sistema Indice SBN" che prevede lo sviluppo di un catalogo in linea in aderenza al protocollo Z39.50. E' stato inoltre distribuito un testo nel quale venivano descritte le caratteristiche tecniche dell'intervento. SR/ Z39.50 e' un protocollo per l'interconnessione tra sistemi aperti sviluppato da NISO (National Information Strandard Organisation), un comitato di ANSI (American National Standards Institute), mantenuto dalla Library of Congress e successivamente divenuto uno standard ISO (International Standard Organisation) per la ricerca ed il recupero dati fra sistemi aperti. Lo standard è lo strumento del futuro per i sistemi informativi distribuiti, suo scopo infatti e' quello di consentire ad un client di recuperare informazioni da server differenti. Lo standard offre una serie di servizi che consentono di effettuare una ricerca sulla base dati di un sistema aperto e di recuperare un insieme di dati per poi eventualmente procedere alla richiesta del documento.

Il protocollo è raccomandato a livello europeo ed adottato a livello internazionale perché ritenuto strategico per la ricerca non solo su basi dati bibliografiche, ma anche su basi create per musei, archivi e servizi di informazione che utilizzano raccolte di dati digitali. Anche per questo è stata ascoltata con particolare attenzione la presentazione del progetto dell'ICCU che è stata fatta nel corso del meeting EFILA.

L'OPAC dell'Indice gestisce infatti non solo dati relativi a libri moderni, ma anche informazioni tipiche di materiale librario antico, manoscritti e musica. La società FINSIEL, che ha realizzato il pro- getto, ha inoltre un'esperienza specifica nel trattamento di immagini e più in generale di documenti digitali dovuta alla sua partecipazione a progetti internazionali quali CIMI (Consortium for the Computer Interchange of Museum Information Online) e Aquarelle che consistono nell'impianto di cataloghi su internet. di documenti museali e d'archivio.

L'intervento dell'ICCU sul "Profilo SBN" ha descritto i contenuti del nuovo OPAC dell'Indice SBN, frutto della catalogazione cooperativa di circa 700 biblioteche italiane e di interventi specifici del Ministero per i Beni Culturali volti al recupero ed alla conversione in formato automatizzato di fondi e di cataloghi collettivi relativi a documenti di notevole pregio storico bibliografico e musicologico.

L'intervento ha descritto l'OPAC dell'Indice come lo strumento per:

  • erogare un servizio nazionale, il catalogo è accessibile liberamente 24 ore su 24 per gli utenti di internet
  • valorizzare e tutelare il patrimonio bibliografico nazionale descritto dagli oltre 3 milioni di record gestiti dalle basi dati SBN, che si riferiscono ad oltre 7 milioni di documenti localizzati in biblioteche italiane
  • estendere il bacino di utenza delle biblioteche SBN, le informazioni sulle loro raccolte sono infatti divenute accessibili a livello internazionale
  • promuovere la conoscenza delle raccolte librarie italiane nel mondo e favorire la realizzazione di servizi aggiuntivi che richiedono l'impiego di tecnologie avanzate
  • realizzare l'apertura del sistema SBN sia a livello nazionale, sia a livello locale; tutti i moduli del software sviluppato nel progetto dell'ICCU sono infatti disponibili gratuitamente per i 38 poli SBN e sono stati già installati dal polo del Ministero per i Beni Culturali di Venezia.

A seguito dell'incontro di Bruxelles i rappresentanti della Comunità Europea hanno giudicato la partecipazione italiana come un contributo di notevole interesse sia dal punto di vista del contenuto offerto dalle basi dati SBN, sia in termini di scelte tecnologiche. La Comunità ha espresso parere favorevole alla partecipazione dell'ICCU al progetto ONE-2, nel quale saranno sviluppate funzioni di servizio per la richiesta e la trasmissione di documenti in formato elettronico via internet. Attualmente la Comunità, su richiesta dei patners del progetto, sta valutando la possibilità di erogare finanziamenti aggiuntivi che supportino la partecipazione italiana.

Nella giornata del 20 sono stati presentati anche i progetti in corso di realizzazione della Bibliothèque nazionale de France, MODELS project con patners inglesi e ONE (OPAC Network in Europe).

In Francia è in corso la realizzazione di un catalogo collettivo nazionale che consentirà l'accesso da un'unica postazione di lavoro a tre diversi sistemi informativi: la Bibliotèque nazionale, il catalogo collettivo delle biblioteche universitarie e il catalogo delle biblioteche municipali. Ciascuno dei sistemi verrà dotato di un server Z39.50 e un'applicazione apposita controllerà al momento del recupero delle informazioni le eventuali duplicazioni delle notizie, al fine di prospettare all'utente, che ha effettuato la richiesta, una risposta unica, generata dalle tre basi di dati e depurata dalle duplicazioni.

ONE ha lo scopo di facilitare l'accesso ai maggiori database europei tramite il protocollo Z39.50. Le 15 istituzioni che hanno partecipato a questo progetto, finanziato dalla Comunità Europea, appartengono a 8 paesi (Norvegia, Gran Bretagna, Danimarca, Germania, Olanda, Austria, Svezia e Finlandia), che hanno messo a disposizione complessivamente quasi 40 milioni di record bibliografici distribuiti in oltre 18 basi di dati. Il progetto proseguirà come ONE-2 secondo le linee di sviluppo sopra descritte per erogare servizi non più solo di ricerca e recupero di informazioni, ma anche di recupero di documenti.

Lo scopo della riunione di EFILA è stato quello di coordinare i progetti nazionali e a finanziamento comunitario e di stimolare l'uso di profili comuni nell'applicazione dello standard Z39.50. L'implementazione di server che adottano profili compatibili consente infatti l'effettiva interoperabilità di sistemi diversi fra loro. Oggi per esempio è già possibile con i client SBN Z39.50 sviluppati nel progetto dell'ICCU operare su alcuni sistemi coinvolti in ONE, come Bibsys, e su Indice utilizzando, per formulare le ricerche, la medesima interfaccia in italiano.

La Comunità, data la rilevanza dei progetti, ha chiesto all'ICCU ed alla Bibliotèque de France di mettere a disposizione degli utenti internet un documento elettronico che descriva dettagliatamente i profili utilizzati perché possano servire come riferimento di confronto e di supporto alle prove di interoperabilità.

Il meeting è servito anche a raccogliere adesioni per l'avvio di due nuovi gruppi di interesse, uno per gli implementatori di sistemi per il prestito interbibliotecario e un altro per i sistemi di recupero elettronico dei documenti. Sono stati scelti i coordinatori dei gruppi che indiranno entri i primi mesi del 1998 una prima riunione di lavoro.

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