EDIT16 in Internet

(Tiziana Brunetti - ICCU)

Da marzo 2000 è consultabile in Internet, attraverso il portale dell'ICCU o direttamente all'indirizzo http/edit16.iccu.sbn.it, la base dati EDIT16, Censimento nazionale delle edizioni italiane del XVI secolo.

Della base dati e della sua relazione con SBN abbiamo già parlato in un precedente numero (1); ora, prima di illustrare la sua versione Web, vogliamo solo ricordare brevemente che:

  • EDIT16 ha l'obiettivo di documentare la produzione italiana a stampa del XVI secolo (edizioni stampate in Italia in qualsiasi lingua e all'estero in lingua italiana) e di effettuare una ricognizione del patrimonio posseduto a livello nazionale (vi partecipano oltre 1200 biblioteche di varia appartenenza);
  • la sua peculiarità è quella di contenere informazioni (e quindi consentire ricerche) non solo sulle edizioni e relative localizzazioni ma anche su autori, editori e marche tipografiche, delle quali è possibile visualizzare le immagini;
  • non si tratta, come nel caso di SBN, di un catalogo collettivo che si arricchisce direttamente attraverso le catalogazioni delle biblioteche partecipanti, ma è frutto di una collaborazione tra le biblioteche che forniscono i dati e l'ICCU che li elabora. Dopo una prima immissione senza controllo, le notizie bibliografiche vengono infatti analizzate dai responsabili del Censimento (il controllo avviene per lettera alfabetica) che curano direttamente la redazione delle notizie relative ad autori, editori e marche.

Abbiamo voluto ricordare questi tre aspetti perché riteniamo che la loro conoscenza permetta all'utente di muoversi con maggiore consapevolezza nella ricerca e soprattutto nell'analisi dei risultati. In particolare, sapere che nella base dati convivono, distinguibili dal livello, notizie non omogenee perché si trovano in diverse fasi di lavorazione all'interno del Censimento consente di dare loro il giusto valore.

Solo le notizie di livello massimo infatti possono considerarsi "censite" cioè validate dai responsabili di EDIT16 e localizzate sul territorio nazionale; le altre sono provvisorie sia per quanto riguarda le localizzazioni che la correttezza della descrizione bibliografica. Tra queste è possibile un certo numero di errori e di duplicazioni e non si può escludere la presenza di "fantasmi bibliografici". Solo per le prime quindi si può considerare EDIT16 un riferimento bibliografico affidabile, le altre possono subire modifiche o, in qualche caso, essere eliminate.

Il livello, insomma, è la vera chiave di lettura del Censimento e nell'help di EDIT16 ne viene chiarito con esattezza il significato.

La base dati consente due tipi di ricerca: base e avanzata. Va chiarito che in una base dati specialistica come EDIT16 la ricerca base non rappresenta un tipo di interrogazione semplificata, con canali di indagine ridotti. Le due modalità offrono gli stessi canali di ricerca e l'uso degli stessi operatori logici tra i termini. Si distinguono per una impostazione grafica diversa e quindi un diverso approccio alla ricerca: campi fissi nella ricerca base, canali selezionabili da menù tendina nella ricerca avanzata.

Date queste caratteristiche si comprende come, rispetto alla ricerca base, quella avanzata consenta anche l'uso degli operatori logici tra i campi e quindi la possibilità di utilizzare più volte lo stesso canale di ricerca.

Per fare un esempio, la ricerca diretta delle edizioni stampate da un certo tipografo per un certo editore è possibile solo con modalità di ricerca avanzata ma la maggior parte delle ricerche, anche sofisticate, è comunque soddisfatta anche con modalità di ricerca base.

Il diverso approccio (campi fissi o menù a tendina) non è in sé da sottovalutare in quanto abbiamo notato che alcuni utenti prediligono fortemente l'uno rispetto all'altro, tuttavia la ragione principale per la quale è stata sviluppata la ricerca base sta nel fatto che essa è utilizzabile con qualsiasi versione dei browser mentre quella avanzata è possibile solo con le versioni più recenti (almeno la versione 4.x di Microsoft Internet Explorer o di Netscape Comunicator).

Come già detto EDIT16 consente ricerche che forniscono come risultato non solo edizioni, come le basi dati bibliografiche tradizionali, ma anche autori, editori e marche. La prima scelta che l'utente deve effettuare riguarda quindi il tipo di risposta che intende ottenere e da questa scelta dipende ovviamente la visualizzazione del modulo di ricerca corrispondente.

Di quello relativo alle edizioni non c'è molto da dire in quanto prevede tutti gli accessi tradizionali per il libro antico (autore, titolo, data, luogo, editore, marca, impronta, aree della descrizione, genere, paese, lingua) e liste (autori, editori, luoghi) per aiutare l'utente che non conosca con esattezza la forma normalizzata della voce desiderata. Trattandosi di un collettivo, è possibile naturalmente anche la ricerca attraverso il codice della biblioteca. A questo proposito precisiamo che per uniformità con l'OPAC SBN le sigle non sono quelle tradizionali del Censimento ma quelle dell'Anagrafe delle biblioteche (nella base dati è visualizzabile l'elenco delle biblioteche e possibile l'accesso diretto all'Anagrafe).

Una possibilità aggiuntiva rispetto ad altre basi dati è invece quella di raffinare il risultato di una ricerca attraverso il tipo di responsabilità dell'autore e/o il tipo di attribuzione dell'autore o editore. Ciò consente di distinguere le opere di un autore da quelle in cui questi ha avuto solo un ruolo di commentatore o traduttore, oppure di ottenerne le opere apocrife, o infine, per un editore, di ottenere le edizioni a lui attribuite in modo incerto o le contraffazioni.

Attualmente la base dati contiene oltre 50.000 notizie bibliografiche delle quali circa 24.000 (relative a edizioni con intestazioni A-H) contengono le localizzazioni di tutte le biblioteche partecipanti. Per le rimanenti edizioni (lettere I-Z), non ancora controllate dal personale responsabile del Censimento, viene fornita la localizzazione solo di una parte degli esemplari. A corredo illustrativo delle notizie si è da poco avviata l’attività di digitalizzazione dei frontespizi nella speranza che anche questa iniziativa risulti utile agli specialisti del settore. Sono inoltre presenti circa 300 titoli uniformi, 120 dei quali accompagnati da informazioni di authority file che comprendono, oltre ad un breve cenno sull'opera anche i riferimenti bibliografici e le diverse forme del titolo documentate nei repertori.

E' tuttavia la ricerca su autori, editori e marche che rappresenta l'elemento di maggiore novità rispetto ad altre basi dati bibliografiche e sembra attirare particolarmente l'attenzione degli utenti.

Per quanto riguarda gli autori è possibile effettuare ricerche a partire dal nome (o sua parte) normalizzato o usato nelle edizioni, dal paese di nascita o da notizie presumibilmente contenute nella nota biografica, come ad esempio la professione o l'appartenenza a un ordine religioso.

Il risultato attualmente non è esaustivo in quanto dei 10.000 autori presenti in base dati solo 7.000 (per la maggior parte autori il cui nome inizia con le lettere A-H) sono accompagnati da notizie di authority file (che comprendono tra l'altro riferimenti bibliografici e forme dei nomi documentate dai repertori). D'altra parte le informazioni sugli autori costituiscono solo un, seppur utile, contorno a quelle su titoli, editori e marche più interessanti in una base dati specialistica che si occupa dell'editoria del XVI secolo. Le informazioni risultano particolarmente utili solo nel caso di autori minori. Per questo, autori classici o particolarmente noti sono accompagnati da cenni biografici e riferimenti bibliografici molto ridotti.

Certamente più interessanti e varie le possibilità di ricerca nel caso degli editori. Esse comprendono, oltre a quelle già illustrate per gli autori (nome normalizzato o nella forma in cui appare nelle edizioni, paese di nascita e notizie contenute nella nota biografica) anche luoghi e date di attività, insegne, indirizzi delle botteghe, marche usate e anche, più genericamente, elementi figurativi presenti nelle marche usate. A proposito delle date di attività si precisa che esse non sono tratte da fonti esterne ma dalle edizioni contenute nella base dati.

Si comprende come, variando le combinazioni dei criteri, sia possibile effettuare le ricerche più diverse. E' possibile sapere, ad esempio, quali editori hanno svolto la loro attività in un certo luogo e in un certo anno o intervallo di anni, quali hanno avuto bottega ad un certo indirizzo (es. Campo de’ fiori a Roma), quali hanno usato una certa insegna (es. il leone) o una certa marca, o un certo elemento figurativo nelle marche (es. ancora e delfino) e così via.

L'archivio editori contiene attualmente oltre 3.000 notizie delle quali 2.300 si riferiscono a forme accettate del nome delle aziende e le rimanenti a forme varianti. Salvo casi eccezionali tutte le voci sono accompagnate da informazioni di authority file anche se non allo stesso livello di completezza in quanto è attualmente in corso la revisione delle singole voci e il completamento dei riferimenti bibliografici presenti.

Infine, per quel che riguarda le marche è possibile compiere ricerche attraverso la citazione standard (in questo caso ovviamente la risposta è unica) o attraverso parole che descrivono gli elementi figurativi presenti nel disegno o parole del motto.

Le notizie che contraddistinguono le marche, oltre quelle appena citate (citazione standard, descrizione e motto), contengono l'indicazione degli editori che le hanno utilizzate, le date di utilizzo (generali e relative ai singoli editori) e altre informazioni minori quali la dimensione. Come già detto è inoltre possibile visualizzarne l'immagine.

Al momento la base dati contiene circa 1.300 marche delle quali oltre 200, non censite nei repertori utilizzati in SBN, sono state descritte all'interno del Censimento e hanno citazione standard che inizia con la lettera U.

Naturalmente EDIT16 permette un'agevole navigazione tra le diverse tipologie di notizie: da un titolo ai suoi autori, editori e marche, da un autore ai suoi titoli, da un editore ai suoi titoli e marche, da una marca ai titoli e agli editori.

L'attuale versione Web di EDIT16, realizzata (come la base dati gestionale) dalla società So.Se.Bi. è, come annunciato nella home-page, prototipale e non dispone di adeguate funzioni di esportazione dei dati che saranno presenti nella versione standard.

Nella nuova versione saranno inoltre sviluppate le procedure che consentiranno alle biblioteche partecipanti di aggiornare direttamente i propri dati (localizzazioni, proposte di correzione e immissione di nuove notizie).

Per quanto riguarda il contenuto informativo ripetiamo che si tratta di una base dati in progress e che il personale del Censimento è attivamente impegnato a correggere e implementare tutti gli archivi descritti ma, come è facile immaginare, molto è il lavoro ancora da fare.

Oggi però, attraverso Internet, tutti gli utenti di EDIT16, bibliotecari o studiosi, possono diventare virtualmente nostri "collaboratori" facendoci pervenire (all'indirizzo e-mail indicato nella home-page) segnalazione di errori particolarmente rilevanti oltre che, naturalmente, commenti e suggerimenti.

Alcuni hanno già iniziato a farlo e cogliamo l'occasione per ringraziarli. Non sarà "catalogazione partecipata" ma certamente una forma di cooperazione per raggiungere l'obiettivo comune di costituire uno strumento utile per lo studio dell'editoria e della cultura del XVI secolo.


(1) T. Brunetti La base dati del Censimento delle edizioni del XVI secolo, n. 2 (1998)

Torna su