CERL - Consortium of European Research Libraries
Il CERL - Consortium of European Research Libraries - del quale l'Istituto è membro insieme ad altre 213 tra le più importanti biblioteche e istituzioni europee, ha come scopo la condivisione di risorse tra le biblioteche di ricerca e la diffusione della conoscenza del patrimonio a stampa europeo anteriore al 1830.
Il Consortium è sorto nel 1992 su iniziativa di molte biblioteche di ricerca europee con lo scopo primario di costituire una base dati dei libri stampati in Europa nel periodo della stampa manuale; nel giugno del 1994 ha ottenuto anche il suo riconoscimento giuridico; dal 1997 Heritage of the Printed Book Database (HPB) è disponibile per la ricerca.
Il database è alimentato da file distinti di record forniti da biblioteche e istituzioni membri del Consortium, integrati in modo da consentire l’accesso attraverso un’unica ricerca. La consultazione è attualmente riservata alle istituzioni membri CERL. L’ICCU, nel corso degli anni, ha alimentato la base dati di HPB con circa 140.300 record relativi a libri antichi posseduti da 175 delle circa 800 biblioteche che in SBN catalogano i libri stampati fra il 1450 e il 1830.
Al momento attuale la base dati HPB è ospitata a Göttingen, presso il centro elaborazione dati (VZG) del Gemeinsamer Bibliotheksverbund.
L’Istituto mette a disposizione la versione italiana del Manuale per la ricerca in HPB.
Nel corso degli anni il CERL ha avviato e sostenuto altri progetti, tra i quali il CERL Thesaurus, una base dati integrata che raccoglie record di autorità provenienti da biblioteche e istituzioni membri del CERL con nomi di luoghi di stampa, editori e stampatori, nomi di persone e di enti reperiti su materiale antico stampato fra il 1450 e il 1830.
L’ICCU ha collaborato ad alimentare anche questa base dati con 2512 record dell’Authority di EDIT16 inviati al CERL nel 2003 e nel 2009; sono previsti in futuro ulteriori arricchimenti del Thesaurus da parte dell’ICCU.
Nel CERL Portal, che offre la possibilità di accessi integrati a basi dati relative a manoscritti, opere a stampa, materiale fotografico e altre tipologie di materiale, si possono reperire anche dati su manoscritti conservati nelle biblioteche italiane e provenienti dalla base dati di Manus on line: i record forniti dall’ICCU sono al momento attuale 53.000, ma è previsto un ulteriore invio di dati nel prossimo futuro.
In passato, tramite il sistema di cluster, l’ICCU poteva estendere le sue prerogative ad altre 15 istituzioni. Per l’ICCU ne usufruivano:
- Biblioteca Universitaria Alessandrina, Roma
- Biblioteca Casanatense, Roma
- Biblioteca Vallicelliana, Roma
- Biblioteca Angelica, Roma
- Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea, Roma
- Biblioteca Universitaria, Bologna
- Biblioteca Palatina, Parma