Europeana Food and Drink

Europeana Food and Drink è stato un progetto di 30 mesi finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma CIP ICT Policy Support Programme (ICT PSP) con l’obiettivo di promuovere un ampio riuso delle risorse disponibili in Europeana, il portale dei contenuti culturali digitali europei.

Europeana Food and Drink ha coinvolto non solo istituti culturali ma anche il grande pubblico, le industrie creative e l’indotto della gastronomia nella creazione, condivisione e riuso di contenuti legati alla ricca e vivace cultura gastronomica europea.

L’associazione britannica Collections Trust guidava un consorzio composto da 28 partner di 16 paesi europei. L’ICCU era coinvolto come fornitore di contenuti e raccordo con altre istituzioni italiane (la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, la Biblioteca Universitaria Alessandrina, la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, la Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea e la Soprintendenza Archeologia del Lazio e dell’Etruria Meridionale e le Soprintendenze per i beni archeologici del Lazio e dell’Etruria Meridionale).

I risultati del progetto:
  • i contenuti: oltre 72.000 nuove risorse digitali di qualità pubblicate in Europeana (48 fornitori provenienti da tutta Europa!);
  • le sinergie: rivenditori e distributori di cibi e bevande hanno collaborato con istituzioni culturali in campagne volte a stimolare la conoscenza della cultura enogastronomica europea;
  • la valorizzazione: prodotti editoriali, mostre virtuali e reali hanno contribuito alla diffusione del patrimonio curato dalle istituzioni partecipanti;
  • le tecnologie: una suite di 9 applicazioni finalizzate all’apprendimento, alla ricerca, al gioco e al turismo, disponibili gratuitamente sul sito del progetto e prodotte grazie alla collaborazione tra enti culturali e industrie creative;
  • la ricerca: due prototipi, il Technical Demonstrator e il Semantic Demonstrator, per consentire strumenti di classificazione e arricchimento semantico dei dati pubblicati in Europeana;
  • la creatività: le tre edizioni degli Open Innovation Challenge che hanno dato spazio spazio all’estro di giovani creativi e dimostrato come i contenuti culturali digitali, se rilasciati liberamente in rete, possono essere un volano per lo sviluppo delle industrie culturali
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