Prigionieri di guerra. Prigionieri dell’oblio

22.03.2018

Prigionieri di guerra. Prigionieri dell’oblio è il titolo di progetto di ricerca condotta dall’Associazione Terra Adriatica di Sulmona e finanziata dal MiBACT i cui risultati sono stati recentemente acquisiti dal portale www.14-18.it.

È poco noto al grande pubblico che anche l’Italia ospitò dei campi di prigionia, di cui diversi in Abruzzo, in cui furono internati nel corso della Prima Guerra Mondiale i prigionieri austroungarici. Non esistono stime precise su quanti prigionieri siano effettivamente transitati per questi campi (sappiamo solo che quello di Sulmona poteva ospitare fino a 10.000 prigionieri e quello di Avezzano circa 15.000); gli unici dati certi sono quelli frutto di questa ricerca che ha calcolato non meno di 1.198 decessi avvenuti nei campi dei comuni di Avezzano, L’Aquila, Chieti e Sulmona tra il 1916 e il 1920.

I documenti presentati sul portale 14-18 sono i certificati di morte dei soldati recanti i nominativi dei prigionieri austroungarici insieme a una serie di informazioni personali (provenienza, battaglioni e reggimenti di appartenenza, composizione del nucleo familiare, nazionalità, professione, credo religioso e, in alcuni casi, la presunta causa del decesso).