Oltre la guerra

23.02.2018

Nonostante la Grande Guerra sia stata un’immane tragedia umana, essa costituì anche un momento in cui le esigenze belliche stimolarono la ricerca scientifica, a cominciare da quella in campo geografico nella quale spicca l’attività della Società Geografica Italiana. Una cospicua selezione del fondo storico di questo ente, che comprende carte geografiche, cartoline illustrate, stampe, fotografie e medaglie, è da febbraio online sul portale www.14-18.it

Particolarmente significativi sono il lavoro svolto nel 1918 dalla 1ª Armata della Commissione Delimitazione Confini per documentare e definire il limite italo-austriaco del Brennero, e la documentazione prodotta da insigni geografi come Mario Baratta che, dal febbraio al maggio 1916, tennero nell'aula magna dell'Università degli Studi di Roma un ciclo di conferenze per divulgare al mondo non accademico la conoscenza che si aveva delle terre in via di redenzione e al tempo stesso esporre le ragioni geografiche della guerra in corso.

Furono molti i geografi caduti nel corso del conflitto cui furono conferite medaglie d’onore in memoria; tra di essi vi è anche Cesare Battisti che documentò la sua terra, il Trentino, con la stessa passione che mise nell’attività politica.